martedì 17 febbraio 2009



SCUOLA: TRA INNOVAZIONE E SCOPERTA

Tecnologie Informatiche
La società dell’informazione induce a porsi il quesito se il contenuto educativo che essa trasmette sarà per l’individuo un fattore di arricchimento culturale o meno.I rapidi cambiamenti socio-culturali degli ultimi anni verso la società dell’informazione hanno reso necessario e urgente da parte delle istituzioni scolastiche di adeguarsi.Il Dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Leonardo” Prof. Mario Catanuto così si esprime : “La scuola deve essere sempre a passo con i tempi ,pertanto ,abbiamo ritenuto opportuno dotare la nostra scuola di questo straordinario strumento. Un segnale che anche una scuola di provincia debba e possa essere al passo con la tecnologia. La scuola rimane il nostro primo obiettivo, è importante, da amministratori, guardare al futuro delle nuove generazioni". Oggi, però, la situazione a livello nazionale risulta molto varia, perché se in alcuni istituti superiori, le tecnologie dell’informazione fanno parte da tempo degli strumenti di lavoro dei docenti, in altri ordini e indirizzi di scuole la familiarità con le tecnologie non è così scontata.L'esigenza di creare un corso di questo tipo nasce dalla sempre maggiore diffusione anche in Italia di nuove tecnologie per la didattica, che stanno gradualmente cambiando le modalità di apprendimento e le forme di interazione tra studenti e insegnante. Soprattutto, cresce nelle scuole italiane l'uso delle lavagne interattive digitali grazie anche all'interesse del Ministero della Pubblica Istruzione e a progetti pilota come DiGi Scuola, che hanno promosso l'introduzione di questo strumento in grado di aumentare il coinvolgimento degli studenti e arricchire le lezioni con contenuti multimediali. Il Liceo “Leonardo” di Giarre si può considerare all'avanguardia in questo campo .Da alcuni anni infatti (2006/2007 DIGISCUOLA ) ,grazie all'opera della collega di Matematica Grazia Patrizia Raciti, ”formatore Indire”, è stata avviata una ricerca di innovazione del processo educativo con l'ausilio di numerose sperimentazioni come quello che si è concluso da alcuni mesi, un percorso di formazione che non si riduce alla semplice acquisizione di competenze di natura tecnica (già acquisite dai docenti attraverso precedenti corsi sulle TIC), ma al contrario, il punto focale deve essere costituito dall'intreccio tra tecnologia e didattica, tra tecnologia e processi di apprendimento come strumento in grado di migliorare il proprio metodo di insegnamento e facilitare il processo di apprendimento delle discipline da parte dei propri allievi. Certamente il docente pioniere è fondamentalmente un innovatore. Egli identifica la novità, ne valuta il valore e decide dapprima se adottarla e in seguito se proporla. In alcuni casi l'innovazione comporta l'abbandono di una pratica d'insegnamento consueta. Questo evidentemente potrebbe causare dei rischi che devono essere valutati anche in collaborazione con colleghi, direzioni ed esperti. L'insegnante pioniere è un riferimento per i colleghi in materia di integrazione delle TIC, può esercitare,spiegare,consigliare e preparare gli altri nel contesto dei più recenti sviluppi dell'apprendimento e dell'insegnamento. E' in grado di illustrare ai colleghi l'innovazione e di spiegare i motivi che lo hanno spinto a proporla. Risulta importante che il docente in questione mantenga un contatto regolare con i colleghi che operano nella stessa situazione (altri docenti pionieri ) e che sia il referente per colleghi che intendono sperimentare uno o più itinerari di uso delle ICT in classe, tanto in ambito disciplinare che interdisciplinare.L'uso delle nuove tecnologie a scuola ha trasformato la relazione comunicativa tra studenti ed insegnanti,modificando gli stili di apprendimento, le strategie formative e le metodologie educative. Tra le tecnologie emergenti in ambito educativo,l'uso del blog didattico e della lavagna multimediale interattiva (LIM) introducono un potenziale di innovazione radicale per la didattica e la comunicazione formativa. Il blog nella pratica didattica favorisce l’acquisizione dell’abitudine alla scrittura e l’assunzione della responsabilità verso i propri prodotti: «Impegnarsi in un webblog aiuta gli studenti a rendersi conto che stanno dando un contributo al corpus di conoscenza che costituisce Internet», commenta (real responsibility).La lavagna interattiva offre la possibilità di ibridare i contenuti digitali nella lezione frontale, modificando la “sceneggiatura” della lezione stessa e trasformando lo spazio della classe in un ambiente di mixed reality, in cui digitale e analogico, virtuale e reale, convivono con la finalità di preparare all'utilizzo delle lavagne digitali insegnanti di ogni ordine e grado, operatori del settore educativo e addetti alla formazione.Grazie alle LIM, gli insegnanti potranno studiare e analizzare applicazioni pratiche e sperimentare dal vivo l'uso della lavagna e dei software per lo sviluppo di contenuti multimediali per la didattica.Pertanto, le tecnologie didattiche nel quotidiano scolastico, se utilizzate in modo mirato e corretto, possono rivelarsi autentiche risorse per la didattica. Del resto anche le “teorie della mente” elaborate dalle nuove scienze cognitive hanno dimostrato che il processo di formazione/apprendimento è come una co-costruzione tra menti che si integrano, per cui superare i limiti tradizionali della trasmissione sequenziale delle conoscenze può favorire l’acquisizione delle competenze più profonde, quelle metacognitive.L’uso delle nuove tecnologie permette agli allievi di comprendere immediatamente se sanno o non sanno fare, e tutto questo risulta molto efficace sul piano degli apprendimenti,comunque la motivazione non può essere intesa solo come condizione per apprendere (si apprende solo se si è motivati ad apprendere) ma è anche uno scopo,un obiettivo.Maria Allo
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